Accendere un faro su tre fenomeni spesso sottovalutati ma che coinvolgono migliaia di persone in tutta Italia: usura, racket e gioco d’azzardo. È questo l’obiettivo della tavola rotonda ‘La mossa vincente?’, organizzata dall’Associazione 21: appuntamento alle ore 19.00 di sabato 30 novembre nell’Auditorium di Epass Onlus in piazza C.A. Dalla Chiesa 12.
Lino Busà, coordinatore nazionale di Sos Impresa, Attilio Simeone, Consulta nazionale AntiUsura e coordinatore del cartello ‘Insieme contro l’azzardo’, e Antonio Casarola, sociologo Comunità Oasi2, sono gli esperti che, dati alla mano, affronteranno queste vere e proprie piaghe della società. I saluti sono affidati al sindaco di Bisceglie Angelantonio Angarano.
“La Banca d’Italia ci dice che l’indebitamento delle famiglie italiane è più che raddoppiato negli ultimi 20 anni passando da 13mila a quasi 28mila euro. E con l’indebitamento aumenta il rischio usura. Tra le prime cause dell’indebitamento troviamo proprio l’azzardo e, in una speciale classifica che analizza il fenomeno, la nostra Puglia è tristemente ai primi posti tra le Regioni d’Italia”, spiegano gli organizzatori.
“Non si può stare in silenzio – continuano – e non lo faremo. L’Associazione 21 nasce per questo: puntare una luce per smuovere le coscienze su tematiche che ci coinvolgono da vicino, anche se non lo sappiamo, anche se restiamo indifferenti. E faremo di più con un impegno costante e quotidiano sul territorio della città di Bisceglie”.
“L’attenzione di istituzioni e cittadini deve restare alta, soprattutto quando si parla di fenomeni tanto dilaganti quanto sommersi come usura, racket e gioco d’azzardo. Spesso non si denuncia, spesso si volta la testa dall’altra parte. Gli italiani nel 2018 hanno giocato 106,8 miliardi di euro e sono quasi 2 milioni di famiglie in fallimento per debiti e pertanto, soprattutto al sud, esposte al rischio usura”, conclude l’Associazione 21.
L’incontro è a ingresso libero e aperto a tutti. Sarà dato spazio a eventuali domande agli esperti presenti alla tavola rotonda.