Il nostro paese è stato definito da grandi viaggiatori come ‘giardino d’Europa’, da Dante Alighieri a Goethe fino a Carlo d’Inghilterra che hanno usato questa espressione per definire il nostro paese per le bellezze artistiche e paesaggistiche che possediamo. Natura, Arte e grandi costruzioni architettoniche caratterizzano la nostra Italia.
Numerose le costruzioni che negli anni stanno espandendo sempre più le città, togliendo però grandi spazi alla natura. Nonostante ciò, il verde con la sua forza e la sua magia resiste ancora. La pandemia ha rafforzato la consapevolezza che la nostra salute e quella dell’ambiente sono strettamente connesse e tutti insieme dobbiamo rispettare gli equilibri con azioni concrete. Creare Aree verdi, nei nostri paesi, serve a dare più ossigeno a chi le abita, diffondere buone pratiche ambientali e cercare un nuovo equilibrio tra uomini e natura. Numerosi sono i progetti messi in campo in questi anni per riportare il verde a dominare nelle città.
Il progetto We Tree, ideato dalle scienziate Ilaria Capua, Maria Lodovica Gullino e dalla vicepresidente del FAI Ilaria Borletti Buitoni, prevede la creazione di aree verdi all’interno delle città, anche negli spazi comuni come università, chiostri, chiese. Quattro le città che hanno aderito al progetto: Milano, Torino, Perugia e Palermo.
Nel 2015, invece, nasce il progetto Kilometro Verde Parma che prevedeva la creazione di un corridoio alberato lungo gli undici chilometri dell’autostrada A1, per riqualificare l’ambiente di uno dei tratti autostradali più trafficati d’Europa.
L’azienda francese Yves Rocher ha deciso di regalare all’Italia nell’ambito del suo progetto ecologico mondiale ‘Planet for life’ piante e siepi per riportare la biodiversità nei nostri campi.
A Bisceglie abbiamo bisogno di ampliare gli spazi verdi e che la cittadinanza se ne prenda cura, per poterne fruire liberamente e respirare aria fresca in un mondo che tende sempre più all’inquinamento dell’aria. In considerazione prendo il Giardino Botanico Veneziani, area verde che unisce l’estetica caratterizzata dalle specie varie di biodiversità, all’etica per la cura di questo luogo.
Quando un posto ha già una propria identità e gode di un notevole fascino, c’è solo bisogno di una piccola spinta per farlo riemergere in tutto il suo splendore. La bellezza del verde trasmette energia, fiducia e rende l’animo sereno, dunque sta a noi valorizzare questi luoghi per poter stare bene fisicamente e mentalmente.
Stefania Sciancalepore