Bisceglie ha scelto da che parte stare: l’ha fatto lo scorso 8 febbraio, ribadendolo poi il successivo 9 aprile e sancendolo definitivamente ieri. Sì, perché dopo aver illuminato di giallo Palazzo San Domenico e aver ospitato al suo interno la sagoma di Patrick Zaki in occasione del primo (e speriamo unico) anniversario della detenzione del giovane ricercatore egiziano dell’Alma Mater Studiorum di Bologna, la nostra città ha voluto dare una soluzione di continuità alla propria presa di posizione.
In primis ha dato pubblicamente prova di aver preso a cuore la vicenda del giovane attivista per i diritti umani trasmettendo il triste annuncio del rinnovo della detezione preventiva a suo carico di ulteriori 45 giorni e in ultimo, lunedì 26 aprile, attraverso il proprio Consiglio comunale ha votato la concessione della cittadinanza onoraria di Bisceglie a Patrick Zaki!
Noi, come Gruppo Giovani 063 di Amnesty International di Bisceglie, non possiamo che accogliere con favore questa splendida notizia, che rappresenta una tappa importante nella battaglia per la riconquista della libertà di un ragazzo che ad oggi ha trascorso ben 445 giorni in carcere e sul cui capo pendono pesantissime e del tutto ingiustificate accuse, tra cui “incitamento alla protesta” e “istigazione a crimini terroristici”. Patrick per noi è un ricercatore del Gemma (Master Erasmus Mundus che si occupa di “Women’s and Gender Studies”) dell’Alma Mater Studiorum di Bologna, è un prigioniero di coscienza detenuto esclusivamente per il suo impegno in favore dei diritti umani e per le opinioni politiche affidare ai propri canali social, un difensore dei diritti umani e – da oggi – anche uno stimatissimo concittadino.
Sin dal giorno del suo arresto, la Sezione italiana di Amnesty International – ovvero il più grande movimento di persone (oltre 10 milioni al mondo) determinate a creare un mondo più giusto, in cui ciascun individuo possa godere dei diritti fondamentali sanciti dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani – si è schierata al fianco di Patrick Zaki, mobilitando oltre 2000 attivisti su tutto il territorio nazionale al fine di raccogliere firme per un appello indirizzato al procuratore generale egiziano Hamada al-Sawi (www.amnesty.it/appelli/liberta-per-patrick/), condurre azioni di sensibilizzazione ed esercitare pressione sulle istituzioni affinché intervenissero in modo decisivo, decretando una risoluzione positiva della vicenda.
La concessione della cittadinanza onoraria a Patrick è un deciso passo avanti in questa direzione, che Bisceglie – così come decine di altre città italiane – ha voluto compiere. Ci auguriamo però che adesso sia lo stesso Governo italiano, impegnato dall’approvazione di una mozione in Senato lo scorso 14 aprile, a concedere la cittadinanza italiana, impegnandosi realmente per riportare il giovane ricercatore nella sua università. Fino ad allora il nostro impegno sarà incessante, la nostra volontà sarà inarrestabile e le nostre voci scandiranno all’unisono FREE PATRICK ZAKI!
Gruppo Giovani 063 di Amnesty International di Bisceglie